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venerdì 10 maggio 2013

un verme, lungo, senza odore

(Presento qui del materiale raccolto in La furia dei venti contrari. Variazioni Amelia Rosselli a cura di Andrea Cortellessa Le Lettere 2007. Si tratta, in questo primo post, di alcuni testi della Rosselli seguiti da brani dell’introduzione del curatore.)  Cinque poesie disperse di Amelia Rosselli a cura di Francesco Carbognin
[4]
Si rompe il guscio, poi ne esce un verme, lungo, senza odore
magari puntando verso una mollica o una montagnola nella [ghiaia
e allora il guscio si rinchiude silenziosamente un [bombardamento
e io passo di là, a falcate, piede dietro piede e calza, cammino
e intorno una piccola polvere rarefatta perché struscio [sottilmente
i sandali, uno rotto, l’altro regge. Banchi verde scrostato
dove sono i bambini non è l’ora? e tristemente quasi [passeggiare
le pesanti foglie dei castani predicono misfatti. Non si vede
(pelliccia breve al collo nero) a chi appartiene il giardino
delle malefatte, parco, ombra e sole tutto grigio e bianco,
coronano il vuoto che trema. Altra stesura ha il parco
[infinitamente
grande se lo percorri di buona volontà ma io torno al cancello
inappagabile.

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