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lunedì 22 dicembre 2008

Amelia Rosselli (1930 – 1966). Nacque a Parigi, da Carlo Rosselli

Amelia Rosselli (1930 – 1966). Nacque a Parigi, da Carlo Rosselli, uno dei capi italiani della Resistenza antifascista, e da Marion Cave, un'attivista cattolica irlandese. Nel 1929, dopo essere scappato da una prigione fascista, Carlo Rosselli si spostò in Francia con la sua famiglia, dove nacque Amelia. Nel 1937, fu assassinato, e dopo l'occupazione nazista della Francia, nel 1940, Amelia, la madre ed i fratelli si spostarono prima in Inghilterra, poi negli Stati Uniti. Lì Amelia frequentò il liceo, studiando l'italiano d'estate. Nel 1946, tornò in Italia, ma poiché non le vennero riconosciuti i suoi studi, tornò in Inghilterra, dove studiò musica e composizione. Nel 1948, si spostò a Firenze, e dopo la morte della madre, iniziò a tradurre dall'inglese per la casa editrice Edizioni di Comunità. Ma lo stress del lavoro, la morte della madre ed i suoi studi intensi, le causarono un esaurimento nervoso, e nel 1969 le fu diagnosticato il morbo di Parkinson. Nonostante i suoi problemi, Amelia Rosselli continuò a studiare musica ed etnomusicologia ed iniziò un'amicizia intensa con lo scrittore Rocco Scotellaro, che più avanti le presentò Carlo Levi. Nel 1963, apparsero ventiquattro sue poesie nella prestigiosa rivista letteraria Il Menabò, curata da Italo Calvino.
L'anno successivo uscì la sua raccolta di poesie, Variazioni belliche, edito da Garzanti. Nel 1981, uscì Impromptu, un poema lunghissimo diviso in tredici sezioni, e nel 1983, Appunti sparsi e persi, scritti tra il 1952 e il 1963. Molti dei suoi racconti in prosa, uscirono invece nel 1968, con il titolo Diario ottuso. La capacità di questa scrittrice di passare dall'italiano al francese, all'inglese, emerge nelle sue raccolte di poesie, un’antologia delle quali, è uscita con il titolo di Antologia poetica, pubblicata da Giacinto Spagnoletti, nel 1987. Apprezzata da molti illustri scrittori, è sempre rimasta una sorta di straniera nel panorama culturale italiano ed una scrittrice solitaria. Amelia Rosselli ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Roma, dove è morta suicida nel 1996.

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