leggi tutto Gregory Corso in quegli anni stava male, inutile nasconderlo, e spesso risultava insopportabile. Cominciava a bere al mattino, e lo si poteva trovare accasciato per terra. Qui, da Giorgio il vinaio, lo cacciavano spesso. Che posti preferiva? Quelli dove non lo cacciavano. Non poteva radicarsi da nessuna parte, improvvisava le sue giornate a seconda degli incontri, fino all´immancabile momento del saluto: "Dove my casa?". Ma un pittore della transavanguardia si fece scrivere da lui un testo per una mostra, e ricordo un fantastico reading con una traduttrice d´eccezione, la poetessa Amelia Rosselli (su Internet c´è il video di questo evento dove?). A volte sembrava un cane bastonato. Per Fabrizio Crisafulli, Corso viaggiava tra questi due estremi: l´illuminato e il cane bastonato.
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RispondiEliminaGregory Corso in quegli anni stava male, inutile nasconderlo, e spesso risultava insopportabile. Cominciava a bere al mattino, e lo si poteva trovare accasciato per terra. Qui, da Giorgio il vinaio, lo cacciavano spesso. Che posti preferiva? Quelli dove non lo cacciavano. Non poteva radicarsi da nessuna parte, improvvisava le sue giornate a seconda degli incontri, fino all´immancabile momento del saluto: "Dove my casa?". Ma un pittore della transavanguardia si fece scrivere da lui un testo per una mostra, e ricordo un fantastico reading con una traduttrice d´eccezione, la poetessa Amelia Rosselli (su Internet c´è il video di questo evento dove?). A volte sembrava un cane bastonato. Per Fabrizio Crisafulli, Corso viaggiava tra questi due estremi: l´illuminato e il cane bastonato.