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sabato 20 dicembre 2008

Ma se la morte vinceva era la corrosione ad impedirmi di

Ma se la morte vinceva era la corrosione ad impedirmi di
rivelare agli altri ciò che mancava in me. La scienza dei
numeri era la mia fortitudine, la scienza degli amori la
mia debolezza. Io non sono un Cinese! Non ho potere! Le
mie condizioni sono di naufragare! Nel naufragio della
grande rondine che sorvolava su della mia testa veramente
tonda era il segreto della mia misantropia. Cantavo storie
e scendevo di un gradino ad ogni mal passo. Su della mia
testa veramente tonda nasceva il quadrato della certitudine.
Se nella testa veramente tonda nasceva il ritorno impossibile
alle antiche maniere allora nella mia testa veramente tonda
cadeva il grano il sale di Dio, l'ultima miniera. Se nella
tonda testa di Dio era l'incremento della giornata allora
nelle smorfie dei giovani intravvedevo la bontà. Ma la
pece, il nero, la grandine, le sfuriate, la rivolta, la
cannonata, il paese fuori di sé controllava ogni mia mossa.
Antica civiltà descritta nei libri tu sei la rivolta che
non si fece domare, tu sei il mare che tinge di rosso la
sfuriata dei venti e porta all'alba una canzone.

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